L’eredità di Leonardo

I CODICI DI MADRID

Nella Biblioteca Nazionale di Madrid si conservano due codici di Leonardo da Vinci che costituiscono un materiale eccezionale per approfondire lo studio della sua personalità e del suo lavoro. Per la prima volta la edizione critica dei codici di Madrid permette di conoscere da vicino una parte tanto importante, oltre il 10% del totale, degli scritti e dei disegni eseguiti da Leonardo nel corso della sua vita. Riportati alla luce nel 1966, i codici di Madrid rappresentano l’ultimo fondamentale ritrovamento di fogli autografi del Maestro.

A tu per tu con Leonardo

Delle circa 15000 pagine contenenti scritti e disegni compilate da Leonardo, oggi se ne conservano circa 7000 riunite in modo più o meno organico in 25 codici presenti nelle più importanti biblioteche di tutto il mondo. Accanto a veri e propri trattati dedicati a temi specifici, nei fogli di Leonardo si trovano appunti, riflessioni e disegni annotati come diari che testimoniano l’eclettismo, la curiosità e l’originalità di questo straordinario autore.

I manoscritti

Il manoscritto 8937 (Madrid I) è un esempio di “trattato” dedicato alla statica e alla meccanica, con testi e immagini che descrivono i più svariati meccanismi di funzionamento di macchine e ingranaggi.

 

Nel manoscritto 8936 (Madrid II), redatto in forma di diario, si trovano, appunti e disegni anche personali come il prezioso inventario dei libri di Leonardo, i suoi abiti, i lavori intrapresi e le sue spese quotidiane.

LEONARDO 2019
I CODICI DI MADRID

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