GIUSEPPE DUCROT

Come dimostrano le grandi opere monumentali dedicate a Marco Aurelio, San Benedetto, San Giovanni Battista, Ducrot è uno degli artisti contemporanei che meglio interpreta il ruolo pubblico dell’arte come strumento di rappresentazione dei grandi valori della coscienza e della spiritualità.
Nella sua opera “Dante e Beatrice” l’artista fissa nel bronzo l’eterno ricongiungimento del Poeta con Beatrice, figura in cui si incarna l’idea di un amore senza tempo.

 

E’ un artista che sembra aver ripreso il suo impegno e il suo lavoro là dove si è fermato Gian Lorenzo Bernini; e quindi con una forma mossa, con un gusto straordinario nei dettagli e una corrispondente capacità di esecuzione, Giuseppe Ducrot può, in una chiesa, inserire un candelabro, inserire un pulpito, inserire un altare che sembra consacrato dalla storia. ( Vittorio Sgarbi)

Alla dissoluzione della scultura Giuseppe Ducrot contrappone la ripresa della sua tensione aulica, esaltandola attraverso un processo elaborativo, in cui è compresa la sua tenace manualità… Alla smaterializzazione dell’arte attuale, alla svaporizzazione del processo crativo, Ducrot risponde ristabilendo la centralità di un tempo etico… Per tutto questo l’incontro con Giuseppe Ducrot provoca un felice inciampo alle mie peripezie di critico. (Achille Bonito Oliva)